L’intervento di delocalizzazione ha riguardato le emergenze archeologiche emerse durante i lavori per la realizzazione del sottovia Lungotevere in Sassia, in prossimità di Piazza Pia, a Roma.
Il cantiere, situato nelle immediate vicinanze di Castel Sant’Angelo e alla fine di Via della Conciliazione, ha richiesto una particolare attenzione alla tutela del patrimonio storico-archeologico rinvenuto.
L’obiettivo della progettazione esecutiva è stato quello di individuare le soluzioni tecniche più adeguate a garantire la realizzazione dell’opera nel pieno rispetto delle strutture archeologiche, ponendo al centro l’esigenza di conservazione. L’intervento è stato quindi condotto con modalità non invasive, tali da minimizzare l’impatto sulle superfici e sui manufatti, preservandone la natura e l’identità storica.
Le tecnologie impiegate hanno previsto l’utilizzo di tagli ad alta precisione mediante dischi e fili diamantati, al fine di garantire un distacco controllato e puntuale dei reperti. La movimentazione e il ricollocamento sono stati resi possibili grazie a speciali culle metalliche realizzate su misura, che hanno assicurato la stabilità e l’integrità delle strutture durante tutte le fasi del trasferimento, consentendone la futura leggibilità e valorizzazione.