Mura Aureliane: tratto Porta Latina - Porta Metronia

Interventi di Restauro Conservativo e Valorizzazione delle Mura Aureliane (Tratto da Porta Latina a Porta Metronia).

Il progetto, inserito nell’ambito di Interventi finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Caput Mundi. Next Generation EU per grandi eventi turistici”, riguarda il completamento degli interventi strutturali e di restauro conservativo inerenti alla porzione di Mura Aureliane che si sviluppa nella zona sud della cinta muraria lungo Viale Metronio, nel tratto compreso tra Via di Porta Latina e lo snodo viabilistico di Porta Metronia, in cui confluiscono Via Gallia, Via Druso, Via della Navicella, L. go dell’Ambaradam.

Questo settore della cinta urbana ha una lunghezza di circa 800 m e presenta 20 torri, comprese quelle delle porte. Il tratto oggetto di intervento è caratterizzato dal Parco lineare delle Mura, un’area verde a servizio dei cittadini che si estende tra la strada e le Mura di larghezza circa 30 m.
Il lato interno invece è caratterizzato da una fascia di rispetto di circa 6-7 m, che divide il monumento dalle recinzioni delle altre proprietà che si sviluppano lungo il tratto. Nonostante la dismissione, a partire dal 1870, dell’intera Cinta Muraria dalla funzione militare, essa ha preservato la propria configurazione architettonica distinguendosi dai tessuti urbani circostanti e rappresentando testimonianza vivente della sua storia millenaria.
Lungo tutto il tratto considerato, le mura sono strutturate su due camminamenti, uno scoperto ed uno coperto, con una massiccia presenza di costruzioni a volta.

Nonostante i vari interventi di restauro che si sono alternati nei decenni passati, lo stato di conservazione del manufatto in esame è fortemente condizionato dalla collocazione all’aperto che li espone ai molteplici fattori di deterioramento ambientale.
La diversità di orientamento e l’eterogeneità dei materiali costitutivi determinano differenti fenomeni di alterazione e degrado.
Nella loro complessità strutturale, mostrano uno stato conservativo critico.
La costante e reiterata esposizione ad agenti ambientali non controllabili resta il fattore principale che veicola i processi di degrado a carico delle superfici architettoniche.

L’indirizzo al quale l’intervento conservativo si orienta, è mettere in atto delle strategie che possano contrastare l’innescarsi dei fenomeni di degrado.

Scheda Progetto
Anno / Year:
2024
Luogo / Location:
Roma
Committente / Client:
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Coordinarore / Coordinator:
Arch. Claudia Compagno
Collaboratori / Collaborators:
Arch. Vincenzo D’Aurea
Arch. Paolo De Bonis
Arch. Diego De Sanctis