Foro di Traiano, Spazi sotterranei della Basilica Ulpia

Restauro e valorizzazione “CAPUT MUNDI” NEXT GENERATION EU PER GRANDI EVENTI TURISTICI

L'area della Basilica Ulpia è quella che è emersa dai primi scavi si svolsero con l'occupazione napoleonica di Roma, agli inizi dell'Ottocento, periodo nel quale venne scavata lo zona ai piedi della Colonna, che corrispondeva al settore centrale della Basilica Ulpia e nel quale la sistemazione dell'area archeologica corrispondente era stata concepita come un "Museo delle rovine", con i frammenti di architettura e di scultura più significativi sistemati su basamenti nelle arcate del recinto. Lo spazio che oggi indaghiamo è frutto del vasto programma d'indagini e di sistemazioni urbanistiche attuato a partire dagli anni Trenta dal Governatorato di Roma (l'attuale Roma Capitale), periodo nel quale l'area di scavo ottocentesca venne allargata verso ovest, in direzione dell'Altare della Patria e successivamente fu coperta dalla soletta di cemento armato, lasciando accessibili i resti riportati alla luce al di sotto dei giardini dell'Esedra Arborea.
All'interno alcuni dei pilastri in cemento destinati a sorreggere la copertura furono realizzati imitando le colonne delle navate della Basilica e furono collocati nella posizione corrispondente a quella antica.

Nonostante il riconoscimento della chiara vocazione espositiva di questi spazi sotterranei, tuttavia, la necessità di ricoverare in luogo sicuro i frammenti marmorei più piccoli, dopo un loro primo riordino per tipologie, costrinse probabilmente gli scavatori a occupare gran parte del piano pavimentale per collocarvi una distesa di frammenti di piccole e medie dimensioni, trasformando, di fatto, il sotterraneo in un deposito.

Le attività d'inventariazione iniziarono alla fine degli anni Settanta e nel marzo 1977. Dagli inizi degli anni Ottanta, in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", con fondi della Sovrintendenza comunale e del Ministero dei Beni Culturali e sotto la direzione scientifica di Lucrezia Ungaro, sono state avviate le prime campagne di inventariazione, studio e documentazione grafica e fotografica e, contestualmente, le attività di pulizia, movimentazione e sistemazione dei frammenti su scaffali.

Il progetto valuta come prioritario procedere alla bonifica delle infiltrazioni idriche nel solaio e nei muri perimetrali dei magazzini della Basilica Ulpia ai fini del loro recupero funzionale e in previsione di una loro musealizzazione e apertura al pubblico, che dovrà prevedere il ripristino della continuità con l’area archeologica del Foro di Traiano, per favorire una più corretta comprensione degli spazi antichi.

Tutti gli interventi, oltre ad un ruolo conservativo e funzionale, perseguono l’obiettivo della rilettura dei caratteri culturali, tipologici e morfologici dei singoli luoghi ed essere concepiti in modo tale da offrire la possibilità di rimuovere quanto ricostruito qualora si volesse un ritorno all’originale.

Scheda Progetto
Anno / Year:
2024
Luogo / Location:
Roma
Committente / Client:
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Coordinarore / Coordinator:
Arch. Claudia Compagno
Collaboratori / Collaborators:
Arch. Vincenzo D’Aurea
Arch. Alfredo De Sanctis
Dott.ssa Francesca Pala